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Le nostre esperienze: l’Unione fa la forza

Uno spazio per il racconto di esperienze dirette di aziende, imprenditori agricoli e altri soggetti beneficiari del Programma di sviluppo rurale. Non sono modelli ma casi significativi per l’innovazione che hanno portato e per la capacità che hanno dimostrato nel cogliere le opportunità.

 

Intervista a Gianluca Ghiglione, ex Segretario dell'Unione Valli del Monviso

Ci racconta brevemente la storia dell’Unione Valli del Monviso?

L’Unione montana del Monviso è nata dalle ceneri della precedente Comunità Montana nel luglio 2015, conta al momento 70 dipendenti ed è stata fra le prime riconosciute dalla Regione.

I Comuni riuniti sotto l’Unione Monviso sono undici e contano 12.268 abitanti tra Brondello, Castellar, Crissolo, Gambasca, Martiniana Po, Oncino, Ostana, Paesana, dove c’è la sede, Pagno, Revello, Sanfront. Questi comuni hanno così raccolto la sfida, richiesta dalla riforma degli enti locali, di gestire in forma associata alcune funzioni come finanze, trasporti, il catasto, l’edilizia, la protezione civile, la raccolta dei rifiuti, i servizi sociali e le scuole, la polizia municipale e lo sviluppo del territorio montano. Attualmente il bilancio è superiore a 10 milioni di euro, un ottimo risultato… e un impegno non da poco per far funzionare una macchina così complessa!

Ovviamente l’Unione continua a svolgere le funzioni della vecchia comunità montana sulle cui ceneri è sorta e dalla quale abbiamo anche ereditato il progetto finanziato sulla Misura 225 “Pagamenti silvo-ambientali” del PSR 2007-2013, un intervento teso al mantenimento e miglioramento della superficie forestale del nostro territorio.

Che progetti avete in cantiere sul PSR 2014-2020?

Abbiamo presentato un progetto condiviso sull’Operazione 7.5.1 “Infrastrutture turistico ricreative ed informazioni turistiche” per attuare interventi condivisi relativi alla sentieristica, ai rifugi, alle attività outdoor e all’informazione turistica locale che ci ha visti capofila di 62 Comuni delle valli Po, Varaita, Maira, Stura, Grana per un totale di 1,8 milioni di Euro. Il progetto condiviso ha già superato la prima fase di approvazione ed è attualmente in corso l’istruttoria dei singoli progetti che lo compongono: quello che abbiamo presentato come Unione del Monviso ammonta a circa 250.000 Euro e coinvolge anche la decina di aziende agricole presenti sul territorio e che si trovano in prossimità dei percorsi sentieristici. Il loro ruolo infatti è fondamentale sia per la promozione turistica, sia per la manutenzione nel tempo dei sentieri.

Inoltre, abbiamo partecipato all’operazione 7.1.1 “Stesura e aggiornamento dei piani di sviluppo dei comuni”, in modo da dotare i nostri undici comuni di una pianificazione orientata allo sviluppo del territorio secondo criteri coerenti, omogenei e di sostenibilità.

Come giudica l’azione del PSR rispetto all’attività di un Ente come il vostro?

Il PSR è per noi strumento imprescindibile perché è la principale fonte di finanziamento che abbiamo per attuare interventi legati all’offerta turistica, alla conservazione del paesaggio, alla promozione delle tipicità locali e di conseguenza è anche un volano per favorire nuove opportunità occupazionali per il nostro territorio. Certo, l’approccio alla presentazione della domanda è complesso e necessita di grande attenzione e professionalità che però negli anni abbiamo saputo sviluppare, come si evince dal positivo riscontro che ha avuto il nostro progetto condiviso, che non vediamo l’ora di poter attuare.

 

Contatti

Unione Montana dei Comuni del Monviso

Frazione Croce, 4 - 12034 Paesana (CN)

tel. 0175.94273