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Per un 2022 di ripresa

Guardando al 2022, sarà alta l’attenzione per la definizione della nuova Politica europea comunitaria, mentre risicoltura, apicoltura, florovivaismo e zootecnia dovranno essere tutelati alla pari delle altre importanti filiere affinché vengano riconosciute le peculiarità produttive del Piemonte. La Regione continuerà a sostenere i giovani agricoltori, la promozione delle produzioni vinicole e agroalimentari di qualità, le filiere locali e il miglioramento della nostra rete irrigua.

Con l’approvazione ufficiale da parte della Commissione europea del Programma di sviluppo rurale del Piemonte per i due anni di transizione 2021 e 2022, al quale il Ministero delle politiche agricole ha assegnato una dotazione finanziaria di 379 milioni di euro, prosegue l’attività dell’Assessorato regionale all’Agricoltura nell’apertura di tutti i bandi del PSR. Andiamo così a completare l’offerta di contributi previsti dalle misure del PSR su agroindustria, diversificazione in attività extra-agricole con sostegni ad agriturismo e fattorie didattiche, progetti di filiera corta e mercati locali.

Nei primi mesi dell’anno la Regione ha comunque già provveduto ad attivare i bandi del PSR per non far mancare un sostegno concreto alle aziende e garantire continuità nelle azioni intraprese dagli imprenditori agricoli, in particolare per gli investimenti agroambientali, in agricoltura biologica, per la partecipazione ai regimi di qualità dei prodotti agroalimentari, per la prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico e dei danni da calamità atmosferiche, per la promozione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli di qualità negli eventi fieristici. Aperti anche il bando “pacchetto giovani” per favorire l’insediamento dei giovani agricoltori under 40 e gli investimenti per il miglioramento delle aziende; e il bando per il miglioramento del rendimento e della sostenibilità delle aziende agricole piemontesi. Poi il bando per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca in atmosfera, chescadrà a febbraio 2022. Oltre a queste opportunità contributive, i viticoltori in particolare hanno potuto partecipare ai bandi sulle misure dell’OCM vino a favore degli investimenti e della ristrutturazione delle aziende agricole e a favore della promozione dei vini nei mercati extra Ue.

Guardando al 2022 sarà alta l’attenzione per la definizione della nuova Politica europea comunitaria, il cui avvio è stato rinviato dall’Unione europea a gennaio 2023. Risicoltura, apicoltura, florovivaismo e zootecnia dovranno essere tutelati alla pari delle altre importanti filiere perché è fondamentale che a livello europeo, e di conseguenza a livello ministeriale con la programmazione del futuro Psr, vengano riconosciute le peculiarità produttive del Piemonte.
Nel prossimo anno la Regione continuerà a sostenere i giovani agricoltori, la promozione delle produzioni vinicole e agroalimentari di qualità, le filiere locali. Si punterà inoltre al miglioramento della nostra rete irrigua, un sistema, il nostro piemontese che ricopre un ruolo di primo ordine in agricoltura, nella gestione della risorsa idrica, nella difesa del suolo.

Assessore all’Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca Regione Piemonte, Marco Protopapa