La situazione emergenziale della peste suina africana in cui ci troviamo richiede azioni straordinarie che consentano di ottenere dei risultati al fine di debellare questa problematica sul nostro territorio e al tempo stesso sostenere gli allevatori di suini: per questo l’Assessorato all’Agricoltura ha stanziato 1,8 milioni di euro di aiuti straordinari a ristoro dei danni subiti dalle aziende piemontesi suinicole operanti nelle aree ricomprese nella zona infetta zona rossa e nella zona buffer interessate dalla Psa. Inoltre, la Regione Piemonte ha emanato un’ordinanza per attivare tutti gli strumenti utili, come l’ampliamento della platea dei soggetti che possono partecipare alle attività di contenimento dei cinghiali su tutto il territorio piemontese e rispettare gli obiettivi fissati da Ispra pari a 38.200 cinghiali da abbattere.
Questo però sarà possibile soprattutto se si troverà personale proveniente dalle istituzioni e risorse finanziarie adeguate per contribuire alle diverse spese necessarie alle attività svolte dai volontari, come ho avuto modo di scrivere ai ministri Patuanelli e Cingolani, al Commissario straordinario per la gestione emergenza Psa, Angelo Ferrari e all’Ispra. Inoltre al Ministero dell’ambiente abbiamo evidenziato i limiti d’azione che ci vengono imposti a parità di tutto il territorio nazionale. Abbiamo bisogno di soluzioni pratiche ed emergenziali e non solo teoriche rivolte sia per le zone interessate dalla peste suina africana che in quelle libere. L’esasperazione dei territori e delle aziende agricole piemontesi ha raggiunto livelli insostenibili e non si può più attendere.
In merito alla crisi Ucraina-Russia, con gli altri Assessori regionali all’agricoltura ci siamo prontamente attivati per aprire un canale con il Governo in modo da sostenere le imprese agricole attraverso azioni coordinate e proposte per compensare gli effetti della crisi sul comparto agricolo ed agroalimentare italiano: i segnali di ripresa sono stati interrotti ad inizio 2022 dall’aumento dei costi energetici che hanno toccato tutti i settori, in particolare la situazione ha aggravato ulteriormente le produzioni lattiero caseario e della zootecnia. Per affrontare il tema crisi del comparto lattiero caseario abbiamo proposto in Commissione politiche agricole Stato – Regioni un momento d’incontro, nella forma di stati generali tra le Regioni.
Contestualmente e in attesa della definizione del piano strategico nazionale della nuova Pac, prosegue l’impegno della Regione Piemonte nella programmazione del Psr 2014-2022 e a sostegno delle pratiche agricole rivolte alla sostenibilità ambientale, alla tutela del suolo e al miglioramento del livello di biodiversità, con il nuovo bando per la conversione al biologico e alcune proroghe a bandi già aperti per venire incontro alle esigenze delle aziende.
In tempi di crisi, è importante tuttavia che le attività promozionali non si arrestino e per questo il Piemonte ha garantito la sua presenza al Vinitaly così come fatto anche nella passata edizione di ottobre, che sebbene in formula ridotta, ha permesso di dare un segnale di ritorno alla normalità. Ora ritorneremo nell’edizione 2022 con una partecipazione unitaria del comparto vitivinicolo regionale a questa grande vetrina mondiale per presentare i vini eccellenti richiesti dai mercati nazionali ed internazionali.
Assessore Agricoltura e cibo Regione Piemonte Marco Protopapa