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Dentro la Legge 1/2019: Produzioni vegetali e zootecniche

A cura di Moreno Soster – Regione Piemonte, Direzione Agricoltura

 

Per quanto concerne le produzioni agricole, il Testo Unico si inserisce in un ampio contesto di norme comunitarie e nazionali specifiche e dettagliate per le diverse filiere. Pertanto, oltre a prevedere gli aiuti rivolti ai sistemi agrari e zootecnici nell’ambito del Programma regionale degli interventi, agisce in due direzioni: da una parte integrando in un testo organico alcune tematiche già presenti in precedenti interventi normativi regionali erratici, dall’altra introducendo nuovi temi che non erano stati finora oggetto di norma regionale.

Relativamente alle produzioni vegetali, si evidenzia l’importanza di mantenere un efficiente sistema vivaistico viticolo attraverso il riconoscimento del ruolo del CE.PRE.MA.VI (Centro di Premoltiplicazione del materiale vivaistico viticolo del Piemonte). Garantire una filiera certificata di produzione del materiale vivaistico di base, assicurando che sia selezionato, sano e di identità certa, è infatti un anello fondamentale per l’intero settore viticolo, in quanto costituisce il materiale originario dal quale le aziende producono i nuovi impianti.

Analogamente, data la rilevanza delle superfici prato-pascolive regionali, riconosciute come bene per la collettività, si forniscono gli orientamenti per una disciplina omogenea per l’affitto o la concessione delle malghe di proprietà pubblica, anche prevedendo il corretto utilizzo delle produzioni foraggere mediante la definizione dei carichi di bestiame e di periodi di pascolamento adeguati alla conservazione delle cotiche.

Elementi di novità sono la possibilità per le aziende agricole e agrituristiche di coltivare piante officinali e di raccogliere piante spontanee ad uso alimentare (prerogativa finora formalmente esclusa), aprendo nuove prospettive di mercato a prodotti specifici del nostro territorio e della cultura rurale, in un’ottica di diversificazione, ma anche di garanzia di qualità del prodotto fornito alle imprese erboristiche di trasformazione. Tra le attività riconosciute in termini di diversificazione vi è anche la birra agricola piemontese, individuata come un prodotto da valorizzare.

Per quanto concerne il comparto zootecnico, ampio spazio si è dato all’apicoltura, un settore multifunzionale in costante crescita produttiva e di grande rilevanza ambientale per le produzioni agricole e forestali. Tra gli obiettivi, vi sono la disciplina igienico sanitaria del settore, la tutela dell’allevamento, il miglioramento della produzione di miele.

Una novità normativa per il Piemonte è il riconoscimento dell’importanza della biodiversità di interesse agricolo ed alimentare (varietà vegetali e razze animali locali), non soltanto per le sue potenzialità economiche e produttive, ma anche per la salvaguardia di un patrimonio genetico e culturale specifico della nostra regione.

Il Testo unico contiene infine alcune indicazioni circa gli obblighi, la vigilanza e le sanzioni in materia viticola e apicola, ad integrazione e complemento con quanto previsto a livello nazionale e comunitario.

 

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