a cura dell'Istituto Podere Pignatelli e Gianfranco Latino - Direzione Agricoltura Regione Piemonte
Tra gli obiettivi principali della Fondazione Podere Pignatelli a Villafranca Piemonte emerge “il sostegno alla crescita economica, sociale e culturale degli agricoltori attraverso l’attività didattica, la ricerca, la sperimentazione e la dimostrazione agricola”. Il Podere, inoltre, è collocato nel cuore di una delle aree maidicole più vocate in assoluto, dove i progressi della genetica possono trovare le condizioni pedoclimatiche adatte ad esprimersi.
A partire da queste considerazioni, è nato il tentativo di portare a Villafranca Piemonte quanto di meglio il miglioramento genetico del mais potesse offrire, fornendo alle aziende agricole l’opportunità di toccare con mano, in un solo luogo fisico, i progressi compiuti dalla sperimentazione in questo campo; per realizzare questo proposito era certamente imprescindibile la collaborazione delle ditte sementiere, che contattate al riguardo hanno accettato di condividere un percorso nuovo ed ambizioso.
L’esperienza condotta nel 2019, può ritenersi decisamente positiva: i campi del Podere hanno ospitato le prove dimostrative delle più importanti aziende operanti in questo settore ed a conclusione della campagna è stata realizzata una giornata dimostrativa che ha visto la massiccia presenza di tecnici ed agricoltori.
Il nostro ringraziamento va innanzitutto alle ditte sementiere, ma non dobbiamo dimenticare che il successo dell’iniziativa è stato tale anche per il fattivo coinvolgimento dell’Università di Torino e del CAPAC che hanno fornito un importante supporto sul piano tecnico ed organizzativo.
Con questo articolo intendiamo riassumere i dati produttivi che sono scaturiti dalle prove, nel tentativo di fare cosa utile per le aziende e con il'auspicio di dare continuità a questa esperienza anche negli anni a venire.
L'impostazione delle prove
Le prove sono state realizzate con la collaborazione delle seguenti ditte sementiere: Dekalb, Ista/Planta, KWS, Limagrain, Pioneer e Syngenta, con lo scopo di presentare la gamma ibridi di ognuna in relazione ad alcuni aspetti agronomici (densità di semina, concia, concimazione starter) a libera scelta delle ditte stesse.
Ad ognuna di esse, negli appezzamenti del Podere, sono state assegnate delle porzioni di terreno per poter ospitare 12 entrate, ognuna con una larghezza definita di 9 metri (pari a 12 file di mais con interfila a 75 cm), con lunghezza variabile secondola morfologia dell’appezzamento.
Nella tabella 1, sono riassunte le principali caratteristiche e la tecnica colturale impiegata nella conduzione delle prove.

La semina si è svolta nelle giornate del 3-4 aprile, con seminatrici a distribuzione pneumatica e concimazione localizzata sulla fila con 210 kg/ha di Fosfato Biammonico (18-46). In copertura, durante le operazioni di rincalzatura sono state distribuiti circa 400 kg/ha di Urea.
Tutte le prove sono state condotte in condizioni di coltura irrigua intervenendo 2 volte durante il ciclo. La tipologia di irrigazione dell’azienda è per scorrimento, con volumi d’acqua e turni propri della zona di coltivazione.
I campioni prelevati durante le operazioni di raccolta/pesatura per la determinazione dell’umidità sono stati congelati e trasferiti in un Laboratorio per l’analisi micotossine, di cui si è in attesa degli esiti.
Andamento climatico e colturale
Le precipitazioni diffuse da inizio aprile sino a fine maggio hanno limitato l’innalzamento delle temperature, soprattutto le massime. Questa situazione ha da un lato favorito il mais in emergenza e nelle prime fasi di sviluppo, consentendo anche l’attivazione delle strategie preventive di diserbo, ma successivamente ha comportato un forte rallentamento della crescita durante la fase di levata.

Fonte: Servizio Agrometeorologico della Regione Piemonte.
Risultati produttivi e agronomici



Nella prova Pioneer la produzione più alta è stata ottenuta da P1611 (FAO 600), con 172,4 q/ha, seguito dalle ottime performance di P0900 e P1275, entrambi FAO 500, rispettivamente con 167,2 q/ha e 165,7 q/ha. In prova vi erano anche due materiali waxy, di classe 600, il P1547E, conversione del comune P1547, ha prodotto 152,3 q/ha, il P1570E, conversione del P1570, ha ottenuto una produzione di 163,3 q/ha. Mediamente la superficie interessata dalla prova ha raggiunto i 163,2 q/ha di media e il 24,1% di umidità media alla raccolta.

Nella prova Syngenta la media campo è stata di poco superiore a 159 q/ha, con umidità media alla raccolta del 26%. I suoi ibridi più produttivi sono stati SY Hidro HD (FAO 600) con 173,3 q/ha e SY Fuerza (FAO 600) e SY Andromeda (FAO 500) entrambi con 170,9 q/ha.

In collaborazione con il gruppo CAPAC è stato realizzato un campo di confronto ibridi di diverse ditte sementiere (Dekalb, KWS, Limagrain, Maisadour, Pioneer e Syngenta), con la stessa metodica di campi dimostrativi precedentemente descritti. Si sono realizzate, per ogni ibrido in prova, parcelle larghe 9 metri, pari a 12 file di mais, tutte condotte con la stessa tecnica colturale, che ha previsto una concimazione di fondo con 260 kg/ha di Cloruro di Potassio, un apporto localizzato alla semina di 210 kg/ha di Fosfato Biammonico e alla rincalzatura circa 400 kg/ha di Urea. La semina è avvenuta il 6 aprile, il diserbo di pre-emergenza utilizzato in queste prove è stato il Merlin Platinum Xtra (formulato Combi Pack di Merlin Flexx a 0,3 L/ha e Aspect a 1,7 L/ha). Dopo la fioritura si è effettuato un trattamento antipiralide, applicando Ampligo al dosaggio di 0,3 L/ha per mezzo di irroratrice scavallatrice a manica d’aria.
In fase di raccolta, tramite carro pesa, si è quantificato il dato produttivo di ciascun ibrido, prelevando un campione per la misura dell’umidità e del peso ettolitrico, per mezzo di GAC 2100 Foss. I risultati produttivi sono sintetizzati nella tabella 2.

La stessa collaborazione con il gruppo CAPAC ha permesso di ospitare all’interno del Podere Pignatelli le prove nazionali di confronto agronomico degli ibridi medio-tardivi (FAO 500,600 e 700), gestite dal CREA- Cerealicoltura e Colture Industriali sezione di Bergamo e le prove di iscrizione al Registro Nazionale gestite dal CREA-Centro di ricerca Difesa e Certificazione, per entrambi gli anni previsti e per tutte la classi di maturità (FAO 200, 300, 400, 500, 600 E 700).