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Alla scoperta dell'Istituto tecnico agrario “G.Ferraris” di Vercelli

Intervista alla prof.ssa Lella Bassignana per ripercorrere la storia e le attività dell'Istituto "G. Ferraris", che spaziano dall’agricoltura all’alimentazione e alla ricerca, e che contribuiscono al miglioramento delle condizioni dell’ambiente o alla conservazione del patrimonio naturalistico.

di Rossella Foriero - CSI/Regione Piemonte

 

Nata come scuola per i figli degli agricoltori, negli ultimi 10 anni si è adeguata alle nuove esigenze di competenze richieste dalla riforma scolastica e dal territorio: oggi l’Istituto Tecnico Agrario “G.Ferraris” aiuta i giovani ad acquisire le competenze per trovare occupazione nei green jobs, i “lavori verdi” che spaziano dall’agricoltura all’alimentazione e alla ricerca, e che contribuiscono al miglioramento delle condizioni dell’ambiente o alla conservazione del patrimonio naturalistico.

Come nasce l’istituto?

L'Istituto Tecnico Agrario “G.Ferraris” è l'unico esistente nella provincia di Vercelli. Nasce come corso di istruzione agraria nel 1911, specializzandosi nel decennio successivo in due differenti indirizzi: operaio risiero e meccanico addetto alla risicoltura. Attualmente è frequentato da 300 studenti, distribuiti su 3 sezioni.

Come si articola il percorso formativo?

Dopo il biennio unitario, gli studenti possono scegliere due indirizzi: Agrario (con particolare attenzione al settore risicolo), orto-florovivaistico e ambientale, o Agroindustria, con approfondimento sulle produzioni biotecnologie alimentari e, dallo scorso anno scolastico, anche su viticoltura ed enologia.
Le attività laboratoriali sono il principale punto di forza dell’istituto: il laboratorio di Scienze Agrarie è dotato di apparecchiature scientifiche moderne con programmi di contabilità, piani di concimazione, quaderno di campagna, simulazioni dei fabbisogni idrici, dell’alimentazione zootecnica e opera in stretto contatto con il laboratorio per la micropropagazione e con la camera di crescita; il laboratorio di Chimica dispone di postazioni individuali e gascromatografo per le analisi; il laboratorio di Informatica sviluppa progetti di robotica educativa e sperimentazione di applicazioni per i droni per l’agricoltura. Inoltre disponiamo di un diardino di circa 1700 metri quadri antistante la scuola.

Com’è organizzata l’azienda agricola dell’istituto?

L’istituto dispone di una azienda agricola per le esercitazioni pratiche, la cascina “Le Boschine”,
L’azienda è organizzata in un frutteto didattico per gli esercizi di potatura e la sperimentazione delle tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale, principalmente coltivato a meli, ciliegi, caki e ha un impianto di vite; un orto didattico per la coltivazione di patate, zucche, cipolle, fragole, piante aromatiche e prove sperimentali di coltivazione del fagiolo della Villata; un bosco planiziale di farnie che rientra nel progetto “Bosco in città” e sta per essere attrezzato per visite rivolte ai cittadini.

Inoltre, disponiamo di un'aula di educazione ambientale dove si svolge il progetto “Vivi l’esperienza ortando con la tua classe: campus ortando”, ovvero un campo pratico alla scoperta della magia dell’orto, con laboratori creativi e sensoriali alla scoperta di sapori e tradizioni e di un Museo dell’agricoltura e percorso didattico per gli alunni delle scuole provinciali, con gli allievi delle classi 3° dell’istituto come accompagnatori.

Qual è il futuro lavorativo per i vostri studenti?

L’attenzione verso il mondo del lavoro e la realizzazione di progetti di stage e avviamento professionale è anteriore all’alternanza scuola-lavoro, introdotta dalla Legge 107/2015. Da anni l’istituto organizza percorsi di stage in azienda.
Tra i progetti più significativi ricordo:

  • “La spesa contadina sotto casa tua - Street farm: prodotti agricoli per strada”: la frutta e la verdura coltivate nel frutteto e nell’orto dell'azienda agricola dell'istituto vengono vendute ai cittadini sia in azienda che in uno spazio dedicato in città;
  • “NATURAL DETECTIVE”: percorsi nei laboratori di chimica e microscopia sulle biotecnologie e micropropagazione rivolti agli allievi delle classi terze, al fine di fornire loro gli strumenti per acquisire abilità di analisi, rinforzare le capacità di elaborazione ed esercitare la manualità. I percorsi sono progettati anche per i singoli allievi accompagnati dai genitori, che potranno così conoscere meglio l’offerta formativa dell’istituto;
  • “S.O.S. Giardino”: servizio di “cura” delle piante e progettazione di soluzioni idonee ad accogliere i bambini, rivolto alle pubbliche amministrazioni e alle scuole e realizzato da uno staff di allievi guidati da un docente.

A testimonianza del rapporto sinergico con istituzioni del territorio, aziende, associazioni di categoria, collegi e ordini professionali, l’istituto è stato capofila del progetto “Il riso una risorsa salutistica da valorizzare”, una specializzazione post diploma (accreditata presso la Regione Piemonte come polo formativo per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore) della durata di 800 ore e che ha previsto 240 ore di stage per permettere legami tra il mondo scolastico e le imprese locali. Ad oggi sono oltre 120 i soggetti che ospitano gli allievi dell’istituto in alternanza.
Con le competenze acquisite, i ragazzi possono svolgere mansioni differenti, non solo quelle agricole “tradizionali”. Chimico ambientale, progettista verde, flower designer, valutatore di impatto ambientale, esperto in campo di rifiuti, consulente presso associazioni di produttori e di categoria, guida naturalistica: questi sono solo alcuni degli sbocchi professionali previsti.

Ci sono esempi significativi di ex studenti che “ce l’hanno fatta”?

Cito tre esperienze significative, che riguardano studenti non provenienti dal contesto agricolo ma molto abili nel valorizzare le competenze acquisite per creare il proprio futuro professionale. Il primo, dopo uno stage presso un’azienda florovivaista, ha avviato una attività autonoma che si occupa di progettazione e gestione di giardini pubblici e privati.
Il secondo, dopo aver svolto per 3 anni consecutivi (nel periodo estivo) uno stage in un birrificio, è stato assunto ed attualmente è il mastro birraio dell’azienda.
Il terzo, aver svolto uno stage in uno studio veterinario, ha proseguito gli studi iscrivendosi alla facoltà di veterinaria e oggi è la titolare di una clinica veterinaria con 6 collaboratori.

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