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Alla scoperta dell'Istituto tecnico agrario “Penna” di Asti

di Rossella Foriero - CSI/Regione Piemonte

All’inizio del Novecento il senatore astigiano Giovanni Penna fondò l’Ente Morale “Orfanotrofio maschile Vittorio Alfieri”, donandogli al contempo un vasto complesso di terreni per realizzare un progetto di formazione in ambito agrario. E’ stata questa la prima base storica dell’attuale Istituto. Negli anni ’60 il Ministero della Pubblica Istruzione sancì la statalizzazione della scuola, formalizzando la nascita dell’attuale Istituto con sezioni per esperto coltivatore e per viticoltore.
Rinominato successivamente “G. Penna”, in omaggio al fondatore, l’istituto prevede un percorso formativo articolato in due indirizzi di studio:
· Agraria, agroalimentare e agroindustria con 16 classi, per un totale di oltre 400 iscritti, suddivisi in Produzioni e trasformazioni e Viticoltura ed enologia;
· Servizi per l’enograstronomia e l’ospitalità alberghiera con 12 classi, per un totale di oltre 300 iscritti, suddivisi in Enogastronomia e Servizi di sala e vendita.

Quali sono i vostri punti di forza?

A fronte di un calo di aziende agricole e di attività connesse all'agricoltura, negli ultimi anni sono aumentate le imprese legate al settore turistico ed ai servizi, con una tendenza alla valorizzazione di produzioni e territorio. Gli indirizzi scelti dall’istituto consentono di attuare un sistema formativo aperto verso l’esterno grazie alla creazione di continue e strette collaborazioni con imprese, associazioni di categoria, enti locali e di ricerca e di garantire un rapido ed efficace inserimento post-diploma in vari ambiti lavorativi.
Grazie alla collaborazione del Centro Provinciale Istruzione per Adulti di Asti, è stato inoltre attivato un corso serale che dà la possibilità di diplomarsi in 3 anni a tutti gli adulti che desiderano rientrare nel sistema scolastico.

Com’è organizzata l’azienda agricola?

Il suo ruolo basilare è quello di sostenere la didattica, in quanto i terreni, le serre, le coltivazioni e la cantina rappresentano i principali laboratori degli istituti ad indirizzo agrario. Gli alunni possono osservare i fenomeni naturali correlati allo sviluppo dei vegetali e da lì sviluppano analisi e studi scientifici; applicano inoltre quanto studiato nelle più comuni pratiche aziendali quali la potatura, la vendemmia, la vinificazione, la produzione di piante ornamentali ed ortaggi.
L’altro aspetto importante è la gestione finanziaria dell'azienda, che deve essere realizzata secondo criteri di rendimento economico ed efficienza. Da ciò consegue l'importanza della modernità di attrezzature e processi tecnologici, nonché della fase di commercializzazione delle produzioni aziendali.
L’azienda agricola vende, con variabilità stagionale, i prodotti che ottiene dalle proprie colture e dalle rispettive trasformazioni: colture erbacee di pieno campo, vino, mostarda e conserve, nocciole, frutta e piccoli frutti, ortaggi.

Parliamo degli studenti…

La maggior parte (60-70%) degli studenti proviene da altri Comuni o dalle aree rurali ed è, in modo più o meno diretto, a contatto con il mondo agricolo della provincia. Frequentemente, le famiglie conducono aziende con vario indirizzo produttivo: in questi casi, quando il ragazzo diplomato ha iniziato a lavorare per l’attività di famiglia, si è riscontrata una ricaduta ottimale sullo sviluppo economico ed imprenditoriale dell’azienda.
I diplomati trovano collocazione professionale in molti settori:
• nella conduzione di aziende agrarie e zootecniche, di cantine ed altre realtà trasformative;
• nei controlli di qualità delle produzioni, sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;
• nella gestione delle attività promozionali per la valorizzazione di prodotti tipici agroalimentari;
• nei servizi di assistenza e consulenza tecnico-amministrativa forniti alle aziende dalle associazioni di categoria, associazioni di produttori, consorzi di tutela, etc.

Quali progetti e casi di successo si possono ricordare?

Le iniziative realizzate hanno due importanti obiettivi: sviluppare nei soggetti coinvolti comportamenti responsabili ispirati al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; valorizzare la scuola intesa come comunità aperta al territorio e in grado di sviluppare l'interazione con le famiglie e la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese.
Tra le principali:
· Orti sociali: in collaborazione con il Comune di Asti, si è fornito un contributo formativo agli assegnatari che dovevano intraprendere la coltivazione del proprio orto;
· Agricola: i bambini delle scuole primarie del Comune di Asti trascorrono una giornata presso l’Istituto, con attività laboratoriali nell’azienda agricola e nelle aule scolastiche;
· ISA - istruzione e sviluppo in agricoltura: realizzato con l’Università, la rete delle Scuole agrarie Salesiane nel mondo, il Centro di ricerca CREA_ENO di Asti, ha come obiettivo la ricerca sulla biodiversità e la formazione;
· Sperimentazioni viticole con prodotti ad azione biostimolante, presso i propri vigneti, in collaborazione con l’Università, la Confederazione Italiana Agricoltori ed Aziende private.

 

Per maggiori informazioni: http://www.istitutopennaasti.it/

istituto penna asti