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Traguardi raggiunti e nuove prospettive

Il 2019 si è aperto con una ottima notizia: martedì 8 gennaio, nella sua prima seduta, il Consiglio regionale ha approvato in un solo giorno, dopo due anni di lavori e un proficuo confronto tra le parti politiche, il nuovo testo unico sull’agricoltura.

Non ho remore a definirlo un provvedimento cardine nella politica di questa Giunta regionale, e non solo perché quarant'anni dopo la prima legge regionale sull’agricoltura, era ormai maturata la necessità di snellire, semplificare e rendere attuale la legislazione piemontese, in conformità con le novità intervenute nelle politiche nazionali ed europee, ma soprattutto perché è un testo di grande impatto che traghetta l’agricoltura piemontese in un orizzonte di sviluppo al passo con i nuovi tempi.

Nel Testo unico sono contenute tutte quelle innovazioni che gli agricoltori piemontesi hanno introdotto nel loro lavoro quotidiano e a cui la legislazione a volte fatica a stare dietro; e al tempo stesso sono prese in considerazione le sfide ambientali e climatiche che abbiamo il dovere di fronteggiare.
In questa legge quadro, l’acqua, la terra, il paesaggio, la qualità sono protagonisti assieme alle aziende agricole e all’importantissimo ruolo sociale che rivestono per il nostro territorio regionale e soprattutto per le aree più fragili e marginali. Una legge a cui non manca, in ultimo, l’ambizione di porre le basi per la crescita di tutto il comparto e di creare nuove opportunità economiche e lavorative, senza dimenticare la dignità dei lavoratori del settore, autonomi, dipendenti e stagionali.

Se sono orgoglioso che l’anno si sia aperto con questa pagina di buona politica, sono altrettanto soddisfatto che il 2018 si sia chiuso con un importante traguardo raggiunto grazie al lavoro degli uffici della Regione Piemonte, alle realizzazioni delle aziende e all'impegno di tutto il comparto agricolo: il Programma di sviluppo rurale, ovvero lo strumento primario per la crescita, la competitività e l’innovazione dell’agricoltura piemontese, ha fatto registrare, con 196 milioni erogati, un netto avanzamento della spesa e il superamento degli indicatori fissati dalla Commissione europea, rendendo la nostra regione una delle più efficienti a livello italiano e ottenendo così lo sblocco di 64 milioni altrimenti “congelati”, saranno presto messi a disposizione delle aziende agricole piemontesi.

Ampliando lo sguardo, mi permetto di ricordare che il Piemonte è stato nominato la prima regione al mondo da visitare nel 2019 all’interno di un elenco di 10 regioni selezionate dalla famosa guida turistica Lonely Planet: un risultato che è anche merito della grandissima qualità dei nostri prodotti enogastronomici e della cura del territorio e del paesaggio, a partire dalle Langhe e dalle risaie, e frutto dell’impegno di tutti gli operatori del mondo ruale, per i quali può rappresentare un’opportunità in più per il futuro.

Sergio Chiamparino

Presidente Regione Piemonte