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Il Piemonte al 51° Vinitaly

Dal 9 al 12 aprile il Piemonte partecipa alla 51° edizione del Vinitaly di Verona, tra le più importanti fiere internazionale del settore vitivinicolo, con oltre 600 espositori presenti al padiglione 10 della fiera.

di Alessandra Quaglia - Regione Piemonte

Dal 9 al 12 aprile il Piemonte partecipa alla 51° edizione del Vinitaly di Verona, tra le più importanti fiere internazionale del settore vitivinicolo, con oltre 600 espositori presenti al padiglione 10 della fiera. Sono in gran parte piccole e medie aziende vitivinicole, alle quali si aggiungono una ventina di cantine cooperative, associazioni di produttori, consorzi di tutela, organizzazioni economiche e professionali dei produttori, insieme ad enti e istituzioni.

Una partecipazione, quella piemontese, che si rinnova dando continuità al rapporto di collaborazione tra Regione Piemonte e le organizzazioni dei produttori, attuatori dei progetti di promozione delle produzioni agroalimentari di qualità finanziati con il nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 del Piemonte, che al Vinitaly è rappresentato dal Consorzio Piemonte Land of Perfection che raggruppa i seguenti Consorzi di tutela: il Consorzio dell’Asti, il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, il Consorzio Brachetto d’Acqui, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio del Gavi e la Vignaioli Piemontesi, il Consorzio Alta Langa, il Consorzio Vini Doc Caluso Carema Canavese, il ConsorzioVini Colli Tortonesi, il Consorzio Freisa di Chieri e Collina Torinese, il Consorzio vini del Roero; a questi si è aggiunto il Consorzio di Tutela dei Nebbioli Alto Piemonte.

All'interno del padiglione 10 il sistema Piemonte vitivinicolo è rappresentato anche da un'area espositiva collettiva, che raccoglie circa 200 produttori, sotto la regia di Regione Piemonte, Piemonte Land of Perfection e Unioncamere Piemonte. Quest'anno l'immagine dell'allestimento dell'area nasce dall’opera artistica di Giuseppe Abate, scelta attraverso il concorso di giovani artisti, promosso da Regione Piemonte e Artissima, Internazionale d’Arte contemporanea di Torino. Lo spazio comprende un'area accoglienza e di degustazione con protagonisti i grandi vini del Piemonte: 17 docg e 42 doc che coprono circa l’80% della produzione totale. Vini che sono diventati simboli e ambasciatori delle qualità del Piemonte e del made in Italy. Un'area incontri dove si svolge un pdf programma di eventi e di manifestazioni (9.05 MB) che rappresentano le novità, le iniziative e i progetti della vitivinicoltura piemontese.

ll Piemonte al Vinitaly propone anche il Ristorante Piemonte nella Cittadella della Gastronomia, curato da grandi chef piemontesi stellati: Davide Palluda del Ristorante all’Enoteca di Canale d’Alba e Fabrizio Tesse della Locanda di Orta – Orta San Giulio, che proporranno i piatti della migliore tradizione piemontese in abbinamento ai grandi vini doc e docg. Infine, per la medaglia Cangrande, conferita ogni anno ai benemeriti della vitivinicoltura segnalati dalle Regioni, il designato per il Piemonte è Davide Beccaria titolare dell’omonima azienda vitivinicola di Ozzano Monferrato (Al).

Per l'assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte i vini piemontesi, apprezzati in tutto il mondo, costituiscono una grande risorsa economica e un simbolo del made in Italy e made in Piemonte. La Regione Piemonte è impegnata nel dare continuità al sostegno al comparto, soprattutto con le misure dell’OCM Vino: Promozione su Paesi terzi per un ammontare di 10 milioni di euro, Investimenti, Ristrutturazioni e riconversioni ed inoltre con le diverse misure del nuovo PSR 2014-2020, tra cui la misura sulla Promozione agroalimentare che nel 2017 prevede finanziamenti per 4 milioni di euro da cui deriva la partecipazione al Vinitaly 2017 che è il più importante appuntamento per i produttori per consolidare e sviluppare contatti e contratti con gli operatori.

La produzione vinicola piemontese del 2016 si è attestata a 2.54 milioni di ettolitri con un leggero incremento rispetto al 2015 del 3%. Essa rappresenta il 5% della produzione nazionale e quasi il 18% delle esportazioni complessive italiane.