Notizia – Scritto da Elena Magnetti, Elisa Perotti, Paola Gotta – 01 Aprile 2025

Flavescenza dorata: le strategie per la campagna 2025

Flavescenza dorata: le strategie per la campagna 2025

La Flavescenza dorata (FD) è una malattia epidemica da quarantena causata da un fitoplasma, ovvero un parassita delle piante, che deve essere correttamente gestita per mantenere la viticoltura sul territorio piemontese: è fondamentale attuare le azioni in modo coordinato per garantire i migliori risultati.

Con la Determinazione Dirigenziale n. 268 del 26 marzo 2025 sono state aggiornate le misure fitosanitarie di emergenza e le prescrizioni per il contrasto della Flavescenza Dorata della vite nella Regione Piemonte ed è stato definito il Piano operativo per l’anno 2025, in accordo con l’Ordinanza n. 4 del 22 giugno 2023 recante “Misure fitosanitarie d'emergenza per il contrasto di Grapevine flavescence dorée phytoplasma atte ad impedirne la diffusione nel territorio della Repubblica italiana”.

La regola principale è curare il vigneto con le consuete buone pratiche di prevenzione.

Se durante la stagione vegetativa si manifestano i sintomi riconducibili a Flavescenza dorata è necessario eliminare subito la vegetazione sintomatica (Fig. 1): una pianta infetta ha una produzione scarsa e compromessa (Fig. 2) e nel vigneto sarà utile solo a diffondere la malattia in quanto rappresenta un serbatoio del fitoplasma e l’insetto vettore, Scaphoideus titanus (Fig 3), nutrendosi sulla pianta infetta, trasmette il fitoplasma alle altre piante del vigneto. Le piante infette andranno poi estirpate in autunno. Scaphoideus titanus compie l’intero ciclo vitale su Vitis sp. e proprio nel legno di vite depone le sue uova. Ecco perché conviene allontanare i ceppi estirpati e i residui delle potature invernali dal vigneto!

L’esperienza maturata nel Nord Italia negli ultimi anni ha dimostrato che FD può essere controllata con interventi di pronta asportazione delle viti sintomatiche e anche nel 2025 occorre mettere al primo posto questo intervento.

Durante la stagione saranno organizzati, nell’ambito dei Progetti Pilota, incontri formativi in campo utili al riconoscimento dei sintomi di Flavescenza dorata e dell’insetto vettore, rivolti a viticoltori, hobbisti e tecnici. Bollettini ufficiali inoltre ricorderanno l’obbligo di eliminazione della vegetazione con sintomi.

La lotta contro l’insetto vettore fa parte della strategia e per rendere i trattamenti fitosanitari più efficaci possibile è opportuno effettuarli in modo corretto, mirato e coordinato: se il trattamento viene fatto male non sarà efficace. Nell’ambito dei Progetti Pilota si utilizzano trappole cromotattiche (Fig. 4) per monitorare la presenza dell’insetto e verificare così l’efficacia dei trattamenti e la corretta esecuzione. Negli ultimi anni, con le strategie messe in atto seguendo le Linee Guida messe a punto a livello nazionale, si sta registrando un andamento di progressiva lieve diminuzione della presenza dell’insetto vettore.

Nel 2025 sono previsti tre trattamenti per la viticoltura biologica e due per quella integrata, con un eventuale terzo se necessario.

Le regole per eseguire al meglio un trattamento sono note ai viticoltori, ma possono essere brevemente riassunte: spollonare e sfalciare l’interfila almeno tre giorni prima del trattamento, verificare il buon funzionamento delle attrezzature, attenersi alle prescrizioni d’uso riportate sull’etichetta del prodotto fitosanitario utilizzato, preparare il prodotto utilizzando almeno 400 l/ha di acqua, il cui pH dovrà essere controllato, effettuare l’operazione ad una velocità adeguata a bagnare bene tutta la vegetazione ed entrambi i lati dei filari, preferibilmente nelle ore serali o notturne, per evitare che il prodotto evapori troppo velocemente, rendendo vano tutto il lavoro.

Occorre inoltre seguire le indicazioni dei bollettini ufficiali emessi dal Settore fitosanitario e dai servizi di assistenza tecnica territoriale e nell’ambito dei Progetti Pilota. I bollettini specificano quali sostanze attive utilizzare e quando trattare, in modo da colpire lo stadio biologico più sensibile dell’insetto e agire in modo coordinato sul territorio.

I trattamenti devono essere sempre eseguiti a fioritura conclusa e verificando le condizioni meteo.

Le misure fitosanitarie sono eseguite a cura dei proprietari, dei conduttori, ma anche dei soggetti responsabili dell’effettuazione degli interventi di manutenzione e di bonifica del territorio. Inoltre le Amministrazioni locali interessate (anche attraverso le Commissioni consultive comunali per l'agricoltura e le foreste) hanno l’importante ruolo di diffondere le informazioni sulle misure obbligatorie anche ai conduttori di vigneti per uso personale (hobbisti).

Il Settore fitosanitario in collaborazione con le strutture operanti sul territorio, i Consorzi di tutela vini, le cantine sociali, le associazioni dei produttori e le organizzazioni professionali degli imprenditori agricoli, gli Ordini professionali ha già avviato una capillare campagna informativa.

Fondamentale è anche la gestione del territorio. La presenza di vite inselvatichita lungo la rete viaria rappresenta un serbatoio di fitoplasma e un rifugio per l’insetto vettore. Per questo richiede l’attenzione dei proprietari di terreni nelle vicinanze di strade e l’azione degli Enti gestori delle reti viarie e ferroviarie, tra cui anche le Amministrazioni locali, sulle tratte di propria competenza.

La collaborazione tra il Settore fitosanitario e le Amministrazioni locali, che raggiungono in modo più capillare il territorio, consente la soluzione dei casi critici di abbandono legati a terreni silenti. L’aggiornamento da parte delle Amministrazioni locali dei Regolamenti di polizia rurale, con le indicazioni relative alle misure di emergenza contro la flavescenza dorata e lo Scaphoideus, gioca un ruolo molto importante.

Alla pagina dedicata a Flavescenza dorata del sito internet di Regione Piemonte è possibile trovare informazioni sulla malattia, sui sintomi e sui risultati delle attività portate avanti negli anni: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/servizi-fitosanitari-pan/lotte-obbligatorie-flavescenza-dorata

Pianta di vite con evidenti sintomi: rappresenta un serbatoio di fitoplasma compromettendo l’intero vigneto Fig. 1 – Pianta di vite con evidenti sintomi: rappresenta un serbatoio di fitoplasma compromettendo l’intero vigneto
Fig. 2 – Danni alla produzione provocati da Flavescenza dorata Fig. 2 – Danni alla produzione provocati da Flavescenza dorata
Fig. 3 – Scaphoideus titanus, l’insetto vettore di Flavescenza dorata Fig. 3 – Scaphoideus titanus, l’insetto vettore di Flavescenza dorata
Fig. 4 – Trappola cromotattica posizionata in vigneto per il monitoraggio di Scaphoideus titanus Fig. 4 – Trappola cromotattica posizionata in vigneto per il monitoraggio di Scaphoideus titanus
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