Notizia – Scritto da Ludovica Crolle – 20 Agosto 2025

L’agricoltura sociale in Piemonte a dieci anni dalla legge 141/2015

L’agricoltura sociale in Piemonte a dieci anni dalla legge 141/2015

Sono trascorsi dieci anni dall’approvazione della legge 141 del 18 agosto 2015 che disciplina l’agricoltura sociale, una delle attività multifunzionali delle imprese agricole, finalizzata allo sviluppo di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio lavorativo.

L’agricoltura sociale è un’attività connessa, che va ad integrare il reddito dell’attività agricola tradizionale prevalente, e che le aziende attivano facendo rete con i soggetti del territorio che gestiscono i servizi alla persona.

La finalità è promuovere l’inclusione sociale, la valorizzazione delle risorse rurali, lo sviluppo sostenibile e l’integrazione delle persone svantaggiate o a rischio di marginalizzazione.

Gli attori dell’agricoltura sociale sono gli imprenditori agricoli, le cooperative sociali e le imprese sociali che svolgono l’attività in collaborazione con i servizi socio-sanitari e gli enti pubblici.

La legge 141/2015 ha fornito alle Regioni una cornice normativa, ulteriormente dettagliata con il successivo Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 143 del 20 giugno 2019 che ha definito i requisiti minimi e le modalità relative alle attività di agricoltura sociale, oltre a stabilirne gli ambiti, ovvero:

a) inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, definiti ai sensi dell’articolo 2, numeri 3) e 4), del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, di persone svantaggiate di cui all’articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381, e successive modificazioni, e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;

b) prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali mediante l’utilizzazione delle risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;

c) prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso l’ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante.

La Regione Piemonte con l’approvazione della legge regionale 22 gennaio 2019, n. 1 (Riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale), ha normato l’agricoltura sociale (art. 18) dandone piena attuazione con il successivo Regolamento n. 4/R del 13 luglio 2023 recante “Disposizioni regionali relative all'esercizio e alla funzionalità delle attività di fattoria sociale in attuazione dell'articolo 18 della legge regionale 22 gennaio 2019, n. 1 (Riordino delle norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale)”

Con la determinazione dirigenziale n. 88 del 5 febbraio 2025 è stato approvato e pubblicato l’elenco regionale delle fattorie sociali iscritte alla data del 31 dicembre 2024.

Le fattorie sociali in Piemonte sono 34, così distribuite sul territorio:

  • 19 in provincia di Torino;
  • 11 in provincia di Cuneo;
  • 3 in provincia di Alessandria;
  • 1 in provincia di Asti.

I progetti proposti dalle aziende agricole riguardano tutti gli ambiti previsti dalla legge: ci sono fattorie sociali che ospitano minori e adulti con disabilità e fragilità, che offrono lavoro a rifugiati, migranti, ex detenuti, donne e madri in difficoltà, che collaborano con le aziende sanitarie e i consorzi socio assistenziali per fornire attività terapeutiche con animali o attività rivolte a persone con dipendenze.

Complessivamente l’attività svolta maggiormente risulta essere l’inserimento socio-lavorativo, dimostrando che l’agricoltura sociale si presta a fornire opportunità occupazionali per persone svantaggiate che, diversamente, avrebbero difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro.

Il riconoscimento normativo dell’agricoltura sociale ha contribuito ad aumentare la consapevolezza del valore economico e sociale che queste attività rivestono per il territorio. Attività che incidono positivamente anche sui piani di sviluppo del benessere territoriale, dando concreta attuazione ai principi di solidarietà, sussidiarietà e condivisione.

È possibile approfondire la normativa, conoscere i requisiti e le modalità per richiedere l’iscrizione all’elenco regionale, consultare l’elenco delle fattorie sociali iscritte, al link: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/ricerca-innovazione-multifunzionalita/elenco-regionale-delle-fattorie-sociali-piemonte

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