
L’agevolazione fiscale per i carburanti utilizzati in agricoltura è una misura che, fin dalla sua istituzione negli anni trenta del secolo scorso, ha rivestito e riveste tuttora una notevole importanza per le aziende agricole anche in Piemonte, permettendo l’abbattimento considerevole dei costi di produzione legati alle lavorazioni effettuate con mezzi meccanici.
In termini economici l’agevolazione vale, per la nostra regione, circa 129.000.000 di euro nel 2024 sulla base dei litri assegnati. Considerando che l’Organismo pagatore regionale nello stesso anno ha erogato fondi per 204.782.864 euro in ambito PSR e per 289.889.702 euro per la domanda unica aziendale (RPU), quanto concesso sulla base dell’agevolazione fiscale per i carburanti è pari circa al 21% dei benefici economici percepiti dalle nostre aziende agricole.
Dall’esame dei dati inerenti l’assegnazione del carburante per le diverse tipologie di colture e di allevamenti si può trarre un quadro generale dell’agricoltura nel nostro territorio, che concorre ad evidenziare alcune delle principali linee di evoluzione del settore nel corso degli anni.
L’osservazione dei dati ci conferma che perdura il decremento di quanti richiedono l’assegnazione, che è passato da circa 43.000 aziende del 2015 a 31.600 nel 2024 (cfr. tabella 1). Una diminuzione di circa 12.000 aziende, pari al 27%, con valori significativamente superiori nell’astigiano e nell’alessandrino.
Le variazioni più consistenti interessano le aziende in conduzione propria (-28%) a cui seguono, con valori inferiori, le aziende operanti unicamente nel contoterzismo; si incrementa invece (+3,58%, unico dato con il segno +) il numero di aziende che abbinano attività in proprio e forniture di lavorazioni agromeccaniche a terzi (ditte miste), con valori significativamente importanti in termini numerici nelle province di Cuneo, Asti e Novara, a segnalare un interesse crescente per la diversificazione delle fonti di reddito, a cui spesso corrisponde una crescente specializzazione professionale nell’erogazione di servizi forniti.
Al riguardo occorre evidenziare il prossimo avvio dell’Elenco delle imprese agromeccaniche operanti in Piemonte, approvato con D.G.R. 5 marzo 2024, n. 2 – 8271, con la finalità di dare evidenza e valorizzare le imprese che forniscono servizi agromeccanici, capaci di offrire garanzie in termini di qualità, professionalità, specializzazione ed ecosostenibilità.
Dal 2015 è possibile stimare che circa 1200-1400 aziende all’anno interrompano la propria attività.
Il dato sembra confermato dal numero di domande di cessazione pervenute nel 2022 e nel 2024 (per gli anni precedenti il dato non è disponibile). A ciò si aggiunga che in almeno il 20-30% dei casi l’attività viene rilevata da altro soggetto con altra forma giuridica o denominazione, elemento riscontrabile dall’acquisizione da parte del subentrante delle rimanenze di carburante ancora in possesso dei soggetti che cessano l’attività (tabella 2).
Tralasciando i dati relativi alla benzina (di ridotta entità rispetto al complessivo gestito), i litri di gasolio assegnati dal 2015 al 2024 rimangono sostanzialmente invariati e si attestano a circa 267 milioni. Le province di Cuneo e Torino e, a seguire, di Vercelli e Alessandria registrano i maggiori quantitativi assegnati e prelevati (tabella 3).
Non tutto quanto assegnato è prelevato: la percentuale dei litri prelevati rispetto a quelli assegnati varia dal 2015 al 2024, passando dall’83% al 78% (con una riduzione quindi del 5%).
Le province di Cuneo e Torino presentano nel 2024 la percentuale di quantitativi prelevati rispetto all’assegnato più alta: circa l’80% (superiore alla media regionale).
Per effetto della diminuzione del numero dei percettori del carburante agevolato e della sostanziale invarianza delle quantità assegnate, si è incrementato dal 2015 al 2024 del 38% il numero di ettari in capo alla singola ditta UMA (Utenti Motori Agricoli) , mentre sono aumentati del 35% e del 26% rispettivamente i litri assegnati e i litri prelevati. Al riguardo si evidenziano i valori più alti nelle province di Novara e Vercelli, dove le aziende hanno una dimensione aziendale superiore alla media regionale.
Considerando che nel periodo 2015-2024 la SAU dichiarata ai fini della richiesta dell’agevolazione è rimasta invariata non si è avuta una sostanziale variazione dei litri assegnati per ettaro di superficie, mentre sono diminuiti di circa il 9% i litri prelevati per ettaro di superficie, in linea con la riduzione dei quantitativi prelevati già evidenziata in precedenza (tabelle 4 e 5).
Il numero di kW disponibili in termini di macchine a livello regionale è incrementato del 5% dal 2015 al 2024 e, per effetto della contrazione del numero delle aziende attive, è aumentato l’indice di meccanizzazione passando da circa 210 a 305 kW per ettaro di SAU. Gli incrementi più significativi hanno riguardato le province di Torino, Asti e del Verbano (tabella 6).
Infine, per quanto riguarda le macchine, sono circa 92.000 le trattrici presenti in Piemonte, con una potenza media di circa 79 kW e una presenza media di tre trattrici per azienda. Vercelli, Novara, Torino e Alessandria sono le province che presentano una potenza media per trattrice e un numero di trattrici per azienda pari o superiore alla media regionale (tabella 7).
Volgendo lo sguardo al futuro rimangono vivi gli interrogativi circa i possibili effetti delle misure contenute nel piano Repower presentato dall’Italia e già approvato dalla Commissione europea come capitolo aggiuntivo del PNRR, nell’ambito dell’ampio tema della dismissione delle fonti energetiche ambientalmente dannose. Mentre nazioni come Francia e Germania hanno già avviato percorsi di progressiva sostituzione degli incentivi al gasolio agricolo, al momento non ci sono notizie in merito per quanto riguarda il nostro paese, che comunque dovrà affrontare la questione entro il 2026, orizzonte temporale di scadenza del Piano di ripresa e resilienza.