Notizia – Scritto da Angela Costa, Chiara Maeva Soster – 31 Luglio 2025

PAC GAME: quando l'agricoltura diventa un gioco da ragazzi

PAC GAME: quando l'agricoltura diventa un gioco da ragazzi

Il gioco da tavolo “PAC GAME” nasce da una idea del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria (CREA) in collaborazione con la Rete Rurale Nazionale per educare i giovani e sensibilizzarli sulle sfide e le opportunità del settore agricolo. È destinato principalmente a studenti delle ultime classi di Istituti agrari ed enogastronomici, ma anche ad universitari dei corsi di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Scienze Gastronomiche. L’obiettivo? Offrire nozioni pratiche e coinvolgenti di Politica Agricola Comune europea (PAC), in modo che i ragazzi possano apprendere le dinamiche del settore agricolo attraverso un’esperienza ludica. Il gioco diventa così un ponte tra apprendimento tradizionale e innovativo, rendendo tematiche complesse come i finanziamenti agricoli e lo sviluppo rurale non solo comprensibili, ma anche divertenti.

In ogni nuova fase della PAC, uno degli aspetti cruciali è la “comunicazione tecnica”, destinata a coloro che potrebbero essere direttamente coinvolti nelle opportunità di finanziamento. Tuttavia, nell’attuale periodo di programmazione 2023-2027, è altrettanto fondamentale che il pubblico più vasto comprenda il valore e i principi della PAC. Qui entra in gioco la “comunicazione divulgativa”, che mira a spiegare, in termini accessibili, le motivazioni e l’impatto di un sistema di finanziamenti così importante per l’agricoltura e le aree rurali. Ma, perché un messaggio comunicativo sia davvero efficace, è necessario che sia focalizzato su uno specifico segmento di target, in modo che il linguaggio scelto, così come i contenuti, siano realmente i più adatti a raggiungere l’obiettivo.

In questo contesto si inserisce la strategia di comunicazione adottata dalla Regione Piemonte, che ha scelto di parlare ai giovani, in particolare ai futuri nuovi agricoltori, provando ad esplorare strumenti interattivi e linguaggi innovativi più vicini al loro mondo. Per questi motivi la Regione ha affiancato sin da subito il CREA nella realizzazione del progetto “PAC GAME”, sviluppando una versione personalizzata che tiene conto delle specificità agricole e culturali del territorio piemontese, offrendo agli studenti un'esperienza più vicina alla loro realtà quotidiana. L'adattamento regionale sottolinea l'importanza di comprendere le politiche agricole nel contesto locale, promuovendo anche un legame più forte tra i giovani e il territorio.

Ma come si gioca a “PAC GAME”? I giocatori sono divisi in squadre e l’obiettivo finale è quello di creare e gestire un'azienda agricola sostenibile, ricorrendo agli interventi offerti dalla PAC e affrontando le sfide di mercato e le difficoltà dovute ai cambiamenti climatici. All’interno delle squadre ogni giocatore ha un ruolo preciso, ad esempio il tesoriere si occupa del registro aziendale, mentre il commerciale deve trattare con gli altri giocatori per comprare i terreni sulla plancia e il consiglio di amministrazione sceglie quali investimenti attuare sui terreni. Il completamento di ogni giro di plancia corrisponde ad un anno di finanziamenti comunitari ed ha una durata media di circa un’ora e mezza.

Il gioco è stato distribuito gratuitamente a tutte le scuole della Rete regionale degli Istituti agrari (RIAP) ed al Dipartimento di Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Nel corso dell’anno sono inoltre programmati momenti di animazione territoriale nelle scuole per presentare il gioco e spiegarne le dinamiche ad insegnanti e allievi.

Intervista con i creatori di “PAC GAME” Patrizia Borsotto e Roberto Cagliero - CREA

Com’è nata l’idea di coniugare la PAC con un gioco da tavolo?

Lo spunto è nato quasi per combinazione o, se vogliamo, per gioco. Nelle precedenti esperienze didattiche che avevamo fatto presso le scuole ci eravamo resi conto che, nonostante i nostri sforzi per rendere le lezioni il più possibili coinvolgenti, rimaneva sempre una distanza tra la materia e gli studenti. E questo era dovuto ad un motivo molto semplice: i ragazzi si ponevano sempre in modo passivo e aspettavano di ricevere le informazioni. Ci siamo domandati, allora, come coinvolgerli diversamente e renderli protagonisti del loro apprendimento. La prima risposta che ci è venuta in mente è stata: giocando. E questa soluzione si è rivelata la più immediata e anche la più applicabile.

Volete spiegare in breve il concetto di “ludicizzazione”?

“I serious games sono giochi che hanno uno scopo educativo esplicito e attentamente studiato e non sono destinati a essere giocati principalmente per divertimento. Questa è la definizione fornita dallo studioso Clark Abt e noi abbiamo sempre fatto riferimento a questa indicazione. Molti studi, ma soprattutto la pratica, mettono in evidenza questo concetto: se si svolge un ruolo attivo in classe gli insegnamenti sono più efficienti ed efficaci, meglio ancora se ci si diverte pure. Gli elementi da prendere in considerazione sono la chiarezza, un po’ di competizione e un po’ di cooperazione, uniti a tempi e obiettivi ben chiari. In Francia, ad esempio, l'utilizzo di giochi didattici è molto diffuso negli istituti che formano nel campo agricolo e rurale in senso lato; in Olanda, addirittura, sono attivi corsi universitari su come applicare tecniche di gamification alla spiegazione e alla divulgazione delle tecniche produttive e della PAC. La nostra esperienza conferma che l'approccio ludico, appunto la ludicizzazione, è da considerare una strada non solo percorribile, ma anche consigliabile per una corretta trasmissione delle informazioni su un tema così complesso e allo stesso tempo concreto come quello delle politiche agricole.

Cosa vorreste che rimanesse agli studenti dopo aver giocato a “PAC GAME”

Probabilmente la curiosità. “PAC GAME” è gioco molto complesso in realtà, perché richiede la simulazione di diverse funzioni che un'impresa agricola deve svolgere: gestione della contabilità, attività commerciali, strutturazione strategica e scelte produttive. Dopo una sessione di gioco si ha un'idea, costruita appunto in maniera ludica, di che cosa comporti gestire veramente un'azienda agricola. Quindi quello che ci aspettiamo rimanga agli studenti è la curiosità per approfondire alcuni degli aspetti che incontrano durante il gioco e che magari sono più vicini ai loro interessi. Il gioco permette anche di imparare a far rete, a lavorare insieme, a collaborare e qui l’aspettativa è che lo studente si renda conto che l'azienda agricola non è una monade che vive per conto suo, ma un gruppo organico che necessita di mille relazioni e di un substrato adeguato per svilupparsi. Per apprendere le politiche agricole con “PAC GAME” è necessario mettersi in gioco con gli altri e imparare, vale a dire vincere, insieme. Insomma, possiamo forse dire che insegnare la PAC è una scusa per far crescere nuovi imprenditori agricoli.

Per saperne di più:

https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1

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Istituti agrari Università
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