Popillia japonica, le strategie di contenimento della Regione Piemonte
Anche quest’anno nelle zone infestate della regione assisteremo alla comparsa degli adulti di Popillia japonica (Fig. 1). In questa stagione le larve del coleottero, che hanno passato l’inverno al riparo nei primi strati superficiali di terreno al di sotto del manto erboso dei prati, si trasformeranno in adulti ed emergeranno dal suolo per andare a nutrirsi della vegetazione circostante.
Di norma ciò accade a partire dalla fine del mese di maggio fino alla fine dell’estate.
All’inizio gli adulti sono pochi, ma con il passare dei giorni aumentano velocemente, fino a raggiungere nelle zone maggiormente infestate numeri elevati. L’insetto ha un comportamento gregario, quindi la presenza di alcuni individui ne attira molti altri. Per tale motivo gli insetti si concentrano su un gruppo di piante o un luogo preciso, causando sulla vegetazione marcate scheletrizzazioni delle foglie (Fig. 2), erosioni dei fiori e in taluni casi anche danni sui frutti (Fig. 3). Solitamente le popolazioni raggiungono il loro massimo tra la fine del mese di giugno e nei primi dieci giorni di luglio, poi la presenza inizia a calare.
Al fine di contenere l’insetto e la sua diffusione verso le aree indenni, il Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte, in collaborazione con IPLA, ha avviato il Piano d’azione 2025. Le principali attività previste dal Piano sono:
- il posizionamento nella zona infestata di 1200 trappole “attract and kill” di forma a ombrello (Fig. 4) con una reti impregnate di insetticida che attirano il coleottero con esche specifiche e lo eliminano;
- l’installazione di alcune trappole a cattura massale per valutare l’andamento della popolazione del coleottero durante la stagione di volo;
- l’individuazione, il controllo e la gestione dei siti potenzialmente a maggior rischio per la diffusione passiva di adulti di P. japonica, ovvero dei luoghi dove l’insetto potrebbe entrare all’interno di un mezzo di trasporto ed essere veicolato in zone dove non presente, primo fra tutti l’aeroporto di Torino-Caselle, dove, nel corso della stagione, verranno effettuate puntuali ispezioni visive e interventi di rimozione della vegetazione attrattiva per l'insetto;
- accurate ispezioni visive in tutta l’area adiacente alla zona infestata con lo scopo di verificare l’espansione dell’insetto.
Saranno ispezionate dagli Ispettori e dagli Agenti fitosanitari del Settore Fitosanitario la aziende florovivaistiche che producono piante e tappeti erbosi che operano nell’area di presenza dell’insetto al fine di garantire che la produzione di materiale vivaistico sia effettuata eliminando il rischio di diffusione dell’insetto.
Le aziende florovivaistiche dell’area delimitata sono tenute ad applicare specifiche misure fitosanitarie obbligatorie di prevenzione e di lotta ai sensi della normativa europea e nazionale in vigore (Reg. UE 2023/1584 e Piano d’emergenza nazionale del 3 aprile 2024 n° 0154311). Tra le misure citiamo ad esempio la copertura del materiale vivaistico sotto rete anti-insetto, oppure la pacciamatura del terreno dei vasi, volta a impedire l’ovideposizione delle femmine di P. japonica. Queste misure servono a impedire che gli adulti si insedino in estate in vivaio, sia su piante in vaso che in pieno campo. Senza le misure di prevenzione, le piante vendute nel periodo di volo potrebbero essere veicolo di diffusione dell’insetto in nuove zone, e se vendute in inverno, dopo che P. japonica ha deposto le uova, le larve che si sviluppano nel terreno dei vasi o del pane di terra potrebbero essere trasportate anche a lunghe distanze.
Nonostante le attività previste dal Piano 2025 è probabile che in alcune località la presenza dell’insetto sia elevata. Se si dovessero riscontrare forti infestazioni su colture agrarie come vite, nocciolo o mais, per il contenimento di P. japonica è possibile sfruttare l’azione collaterale degli insetticidi utilizzati contro altri insetti tipici di queste coltivazioni, come ad esempio, rispettivamente, scafoideo, cimici, piralide e diabrotica, in modo da contenere il numero di trattamenti.
In giardini, orti e frutteti privati, dove applicabili, si possono posizionare reti anti-insetto. In alternativa, se l’infestazione coinvolge poche piante, si può procedere con la raccolta manuale nelle ore più fresche della giornata, quando l’insetto è meno mobile. Se la raccolta manuale non fosse possibile, si possono effettuare trattamenti con insetticidi utilizzati in agricoltura biologica come le piretrine naturali e il Neem, o con insetticidi a uso non professionale, verificando che questi siano destinati alla difesa delle piante e non esclusivamente a uso civile.
In merito alle trappole a feromoni ricordiamo invece che non vanno mai posizionate nei luoghi dove si vuole difendere la vegetazione in quanto catturano solo una parte degli adulti che attirano, mentre gli altri finiscono sulle piante vicine arrecando danni ancor maggiori.
Proseguono le attività di ricerca e sperimentazione soprattutto rivolte alla filiera florovivaistica, che ha un distretto molto importante in Piemonte. L’obiettivo è quello di fornire soluzioni sostenibili ed efficaci per la produzione di piante in vaso e in pieno campo esenti da infestazioni di P. japonica, che consentano la commercializzazione dei vegetali provenienti dagli areali infestati. Inoltre proseguono anche le sperimentazioni nel settore viticolo e frutticolo.
Sulla pagina web di Regione Piemonte sono presenti informazioni sull’insetto, sulla normativa e sull’attività di contenimento, in particolare si segnalano:
- aggiornamento dell'area delimitata per la presenza di Popillia japonica Newman in Piemonte (D.D. 11 novembre 2024, n. 853),
- insetticidi utilizzabili,
- materiale per le aziende florovivaistiche,
- P. japonica danni e difesa,
- P. japonica gestione in viticoltura,
- curve di volo degli adulti (da giugno a settembre con aggiornamento settimanale).
Maggiori informazioni al link: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/servizi-fitosanitari-pan/lotte-obbligatorie-coleottero-scarabeide-giappone-popillia-japonica-newman
Per segnalazioni sulla presenza dell’insetto nelle aree indenni scrivere a piemonte.fitosanitario@regione.piemonte.it, entomologia@regione.piemonte.it.